Afraid Of Destiny: un personale viaggio psicofisico in “Agony” | (review: Marco Durst)

Afraid Of Destiny

La musica: a volte se ascoltata al momento giusto e nel posto opportuno riesce a muovere delle corde situate

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Red Moon Architect: il gotico inverno di “Return Of The Black Butterflies” | (review: Marco Durst)

red moon architect

Si celano profondi silenzi tra i paesaggi innevati: silenzi per l’orecchio umano, che entrano nel profondo, e che

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Scala Mercalli: L’intervista ad una band di Fermo

Scala Mercalli Intervista

Scala Mercalli, una band, come dice il nostro Marco Durst, che non ha bisogno di enormi

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Digir Gidim: il debutto con “I Thought There Was The Sun Awaiting My Awakening” | (review: Marco Durst)

Digir Gidim

Preparate il vostro zaino emotivo, prendete la vostra tenda da campeggio e accendete una candela per illuminare il

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Atreides: il toro del Power Metal nella corrida di “Neopangea” | (review: Marco Durst)

Atreides

E chi ha mai detto che se un ottimo progetto viene cessato, non si possa ripartire da quel cumulo di cenere dando

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Tractors: due passi tra le campagne metalliche di “Io Campo” | (review: Marco Durst)

Tractors

Quanto è bella l’aria della campagna al primo mattino. Il sorgere del sole sulle colline, il cinguettio degli

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Killsorrow: anatomia di “Little Something For You To Choke” | (review: Marco Durst)

Killsorrow

Avete presente quelle band che prendono il cuore, l’anima, la mente?! Quelle band che riescono a rubare ogni

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